Fino a marzo 2020 "corpi creativi" è stato il nome sotto il quale ho organizzato incontri di teatro, danza e movimento in presenza. L'emergenza che ha fermato tutto imponendo la distanza non ha però bloccato la possibilità di danzare insieme, cosa che abbiamo scoperto attraverso un primo laboratorio sperimentale dal titolo speranzoso "Qui, ora, insieme". E online.
L'idea che già animava in generale le iniziative mix "qui e ora" era rafforzare le specificità delle situazioni dal vivo. In che modo? Ad esempio dilatando il tempo, lo spazio, l'attenzione dedicati tramite un coinvolgimento in differita oltre che durante l'evento. Oppure integrando semplici mezzi informatici per sollecitare la partecipazione attiva degli spettatori.
Il desiderio è sempre stato creare più che un fatto spontaneo, un fatto comune e privato. Non riproducibile. Non riguardabile. Ristretto ai presenti.
E adesso? Si trattava di appoggiarsi solo e unicamente a modalità considerate fino a quel momento integrative. In sostanza di creare un'esperienza basata su 'optional'.
L'esperimento Corpi creativi "qui, ora, insieme" si è sviluppato in sei appuntamenti con alcuni danzatori-sperimentatori che si sono fatti coinvolgere nel personale tentativo di condurre da remoto un laboratorio creativo di teatrodanza.
In precedenza avevo spesso usato le video-chat di gruppo per riunioni in ambito aziendale, ma non avevo assolutamente individuato in programmi come Skype, Teams o Zoom un possibile mezzo per una esperienza artistica o creativa.
In effetti l'obiettivo indiretto del percorso - imperniato sul tema dei Colori che compongono l'Arcobaleno - era rispondere soprattutto all'interrogativo pieno di perplessità: con tali programmi si può danzare insieme? In che modo?
Con il pavimento di casa anziché il parquet e la volontà di provarci fino in fondo, è iniziata l'avventura pilota.
Si sono condivisi alcuni accorgimenti per evitare fattori di disturbo o distraenti durante la parte creativa degli incontri.
Conclusione: collaudo preliminare utilissimo! Aggiungerei necessario.
Quando l'attenzione si è orientata a trovare "quello che è" nella propria percezione e nella propria dimensione libera e creativa, scavando tra le opportunità senza tentare di cercare nostalgicamente il "come se fosse", si sono aperti orizzonti che stimolano ad organizzare altre gite con lo stesso mezzo.
Tre parole chiave e le associazioni da parte di alcuni dei partecipanti:
Tutto fa pensare di proseguire, sperando che la prossima volta incontrarsi online sia solo una delle alternative possibili. Si può essere corpi creativi al parco, in una sala di danza, in una videochiamata di gruppo come in una libreria.
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